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10 Aprile 2025Roma, 26 marzo 2025
Un importante passo avanti nella ricerca sulla fusione nucleare: RSE e l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO) hanno siglato oggi un accordo di collaborazione per sviluppare studi, attività di ricerca e sperimentazione nel settore della fusione nucleare a confinamento inerziale (Inertial Fusion Energy – IFE).
L’accordo mira a promuovere lo sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione di energia da fusione attraverso laser ad alta potenza, coinvolgendo anche le potenzialità uniche messe a disposizione da I-PHOQS, la più grande infrastruttura di ricerca italiana nell’ambito della Fotonica, sviluppata nell’ambito del PNRR. Grazie alle sue risorse, I-PHOQS offrirà le piattaforme laser ad alta energia necessarie per sperimentazioni innovative nel campo della fusione inerziale.
L’accordo, della durata di 36 mesi, prevede l’utilizzo congiunto di infrastrutture d’eccellenza, tra cui i laboratori di caratterizzazione meccanica e strutturale dei materiali di RSE e, soprattutto, l’Intense Laser Irradiation Laboratory (ILIL) del CNR-INO, parte integrante di I-PHOQS.
Paolo De Natale, Direttore f.f. del CNR-INO, ha sottolineato l’importanza strategica di I-PHOQS per questa collaborazione: “Grazie ad I-PHOQS, il nostro Istituto dispone della più avanzata infrastruttura laser ad alta energia in Italia, una risorsa essenziale per la sperimentazione nella fusione inerziale. Questo accordo permetterà di sfruttare appieno le capacità della nostra infrastruttura per lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e il rafforzamento della leadership scientifica italiana in questo settore”.
Le attività di ricerca si concentreranno su simulazioni avanzate, generazione di particelle ad alta energia, sviluppo di sistemi di misura e diagnostica dei plasmi laser, oltre all’integrazione dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione e l’analisi dei dati nelle facility laser ad alta ripetizione di I-PHOQS.
Leonida Antonio Gizzi, Head dell’Intense Laser Irradiation Laboratory e coordinatore delle attività sulla fusione inerziale presso CNR-INO, ha aggiunto: “L’infrastruttura I-PHOQS ci permetterà di sviluppare attività di ricerca e formazione fondamentali per consolidare il ruolo dell’Italia nella fusione inerziale, in vista dell’avvio del programma HiPER+ in Europa”.